Anna Kendrick rivela la sua paura di chiedere di dirigere un film per Netflix

Anna Kendrick fa scalpore con il suo debutto alla regia, “Woman of the Hour”, ora disponibile su Netflix. Il thriller true-crime, che ha affascinato il pubblico, segna un punto di svolta nella carriera di Kendrick, che ha ammesso di essere “più che terrorizzato” quando gli è stato offerto per la prima volta un ruolo da regista. Dai uno sguardo dietro le quinte ai suoi successi e al modo in cui ha superato i dubbi su se stessa in un mondo spesso spietato.
Un primo successo
“Woman of the Hour” è il primo film diretto da Anna Kendrick, e la critica è già molto entusiasta, con un punteggio impressionante del 91% su Rotten Tomatoes. Questo film segue le orme dei recenti successi del genere su Netflix, che include opere come “Monster: The Jeffrey Dahmer Story” e “Inventing Anna”. In effetti, la piattaforma di streaming sta vivendo un vero e proprio boom finanziario, con le azioni che hanno raggiunto il massimo storico di 725 dollari per azione questo mese.
Il viaggio di Kendrick verso la regia
Parlando sul set di “The Late Show with Stephen Colbert”, Anna Kendrick ha spiegato di aver accettato di recitare nel film due anni prima dell'inizio delle riprese, essendo diventata “ossessionata dal vero crimine”. Tuttavia, sei settimane prima dell'inizio della produzione, nessun regista era stato ancora trovato, mettendo così a rischio il progetto. Kendrick, nonostante la sua audacia e mancanza di esperienza, ha deciso di candidarsi: “Avevo questa voce interiore che mi diceva che dovevo provarci”, ha detto.
Superare i dubbi su se stessi
La produttrice ha dovuto convincere i produttori durante una seconda presentazione in cui ha evidenziato un atteggiamento più fiducioso. “Saresti un pazzo a non assumermi”, ricorda di aver detto. Ha mostrato come ha dovuto “giocare un ruolo” per superare le proprie insicurezze, riflettendo una tendenza tra le celebrità ad aprirsi riguardo alle loro lotte con la sindrome dell'impostore. Questo fenomeno psicologico, che colpisce molte persone creative, crea dubbi sulle loro capacità.
Supporto dell'industria
Kendrick non è solo su questa strada: anche altri attori come Chris Pine, Dev Patel e Michael B. Jordan hanno recentemente fatto il salto alla regia. Questo movimento evidenzia il panorama cinematografico in evoluzione in cui sempre più artisti cercano di prendere le redini dei loro progetti.
Il successo di “Woman of the Hour” è una chiara indicazione che la perseveranza e il coraggio possono portare al successo, anche tra i dubbi e le sfide del mondo di Hollywood. Anna Kendrick rappresenta una nuova generazione di registi audaci, pronti a raccontare storie autentiche e di grande impatto.
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