Disney+ e Hulu si uniscono a Netflix nella lotta contro la condivisione delle password
Disney+ e Hulu stanno reprimendo la condivisione delle password: cosa devi sapere
Se condividi il tuo account Disney+, Hulu o ESPN+ con amici o familiari, è ora di avvisarli. Disney ha annunciato ufficialmente che limiterà l’accesso agli utenti con sede negli Stati Uniti che condividono le proprie password a partire dal 14 marzo. Dopo Netflix, altre piattaforme di streaming stanno iniziando a seguire l’esempio.
Le nuove restrizioni di Hulu sulla condivisione degli account
I clienti di Hulu hanno ricevuto un'e-mail in cui si annuncia che la società sta aggiungendo limitazioni per la condivisione degli account al di fuori del nucleo familiare e si spiega come valuterà la loro conformità. Agli utenti non sarà più consentito condividere il proprio abbonamento al di fuori della propria residenza principale.
A differenza di Netflix, che si basa sugli indirizzi IP degli utenti per rilevare le connessioni fuori casa, Hulu analizzerà le abitudini di visualizzazione e potrebbe persino vietare gli account per la condivisione delle password.
Le motivazioni della Disney per reprimere la condivisione delle password
La Disney sta pianificando questa campagna per combattere la condivisione delle password dallo scorso agosto. Dopo aver inasprito le regole per gli utenti canadesi, era prevedibile che il colosso dei media avrebbe attaccato i suoi utenti in Nord America.
La concorrenza tra i più grandi attori dello streaming si sta intensificando. Netflix ha interrotto la condivisione delle password lo scorso anno, mentre Prime Video ha recentemente aggiunto annunci pubblicitari al suo servizio online, costringendo i clienti a pagare di più per ricevere lo stesso servizio.
Disney spera di aumentare i propri abbonati e sta seguendo l'esempio di Netflix, che è riuscita a mantenere un tasso di abbandono relativamente basso rispetto a Disney+ e Hulu. Sebbene Disney abbia oltre 150 milioni di abbonati, il numero di cancellazioni mensili rimane elevato rispetto a Netflix.
Fonte: qz.com