La Paramount taglia 800 posti di lavoro presso CBS, Nickelodeon e altri
Paramount Global annuncia il piano di licenziamento di 800 dipendenti
Paramount Global ha annunciato martedì scorso un piano per licenziare 800 dipendenti in diverse reti negli Stati Uniti e a livello internazionale. Questa notizia arriva dopo che la rete CBS ha raggiunto un record di spettatori per il Super Bowl del 2024, riferisce KSL. Secondo Variety, il CEO della Paramount, Bob Bakish, ha inviato una nota interna confermando gli avvertimenti dello scorso gennaio di tagliare i costi e tornare alla crescita finanziaria.
I dettagli del piano di licenziamento
Secondo la nota condivisa da Bakish, pubblicata su Variety: “Anche se mi rendo conto che questi cambiamenti non sono affatto facili, come ho detto il mese scorso, sono fiducioso che questa sia la decisione giusta per il nostro futuro. Questi aggiustamenti ci aiuteranno a sfruttare il nostro slancio e a realizzare la nostra visione strategica per l’anno a venire – e credo fermamente che abbiamo molte ragioni per essere entusiasti”.
La nota non specifica quanti dipendenti verranno licenziati, ma le fonti stimano che circa 800 dipendenti attraverso diversi canali e reti saranno interessati dai licenziamenti. Deadline ha avvertito che tutte le divisioni della Paramount saranno interessate.
Chi è interessato dai licenziamenti?
Anche se l’elenco completo dei dipendenti interessati deve ancora essere rivelato, Deadline ha condiviso alcuni nomi di dipendenti che sono già stati licenziati. Ciò include Cheryl Bosnak, Kate Gill, Julie Katchen, Dominic Pagone, Liz Paulson e Paul Gilbert, oltre a rinomati giornalisti di CBS News.
Paramount Global non è l'unica azienda che sta subendo licenziamenti in questo momento. Secondo Deseret News, anche diverse aziende hanno effettuato licenziamenti lo scorso gennaio, tra cui PayPal, eBay, UPS e American Airlines. Variety ha condiviso un elenco di altre società che hanno subito licenziamenti quest'anno, come Amazon, Google, Microsoft Gaming, NBC News, SiriusXM, Sports Illustrated, Snapchat, Universal Music Group e YouTube.
Per quanto riguarda l'industria dei media, la CNN ha riferito che anche il Los Angeles Times, Time, Forbes, il New York Daily News e dipendenti di Condé Nast hanno segnalato licenziamenti e hanno organizzato manifestazioni per protestare contro i piani di licenziamento.
Fonte: www.deseret.com