Matthew Broderick brilla nel dramma sugli oppioidi di Netflix
Netflix continua ad attaccare Purdue Pharma per il suo ruolo centrale nella creazione dell’epidemia di oppioidi negli Stati Uniti. Dopo Hulu (Dopesick) e HBO (The Crime of the Century), Netflix propone Painkiller, un dramma che denuncia la malevolenza dell’azienda farmaceutica e dei suoi proprietari, i Sackler.
Una serie avvincente e furiosa
Incanalando l’energia frenetica di The Big Short, questa serie drammatica in sei parti diretta da Micah Fitzerman-Blue, Noah Harpster, Alex Gibney e Peter Berg è una vera denuncia della società che ha creato una crisi nazionale. La sua rabbia ardente per i Sackler non conosce limiti e la sua empatia per coloro che sono stati ridotti a danni collaterali dalla ricerca di ricchezza e potere di questa famiglia è altrettanto intensa.
Basato su fatti reali
Painkiller è ispirato al libro di Barry Meier, Pain Killer, così come all’articolo di Patrick Radden Keefe sul New Yorker intitolato “The Family That Built an Empire of Pain”. Attraverso il personaggio di Edie, un investigatore presso l’ufficio del procuratore degli Stati Uniti a Roanoke, in Virginia, la serie ripercorre gli eventi legati all’indagine della Purdue Pharma.
La truffa del secolo
Nel 1998, Edie ha scoperto per caso OxyContin, una piccola pillola blu apparentemente innocua che è diventata un fenomeno silenzioso. Si rende presto conto che questo farmaco viene prescritto a un ritmo sbalorditivo, a volte in dosi sorprendenti, a causa di una strategia aziendale che coinvolge giovani rappresentanti di vendita attraenti che stanno spingendo i medici a prescrivere OxyContin a frotte.
Due di queste donne, Britt e Shannon, svolgono un ruolo fondamentale in Painkiller illustrando come Purdue Pharma abbia incoraggiato i giovani studenti a mettere da parte i loro principi etici per perseguire il profitto, utilizzando tangenti che erano probabilmente sia sessuali che materialistiche per convincere i medici a prescrivere in massa OxyContin .
La nascita di OxyContin
Nasce così OxyContin, un farmaco miracoloso che non è altro che un derivato dell’eroina in forma di pastiglie. Purdue lo commercializzò ingannevolmente come un rimedio innocuo. La serie si concentra sull’avidità di Richard Sackler e dei suoi tirapiedi, nonché sulle conseguenze disastrose che questa droga ha avuto sulla vita di migliaia di americani.
Conseguenze drammatiche
Painkiller affronta anche il dramma umano attraverso la storia di Glen Kryger, un meccanico che si ferisce alla schiena e riceve OxyContin dal suo medico. Glen diventa rapidamente dipendente, distruggendo non solo la propria vita ma anche quella della sua famiglia. La serie fa luce sulla disperazione che ha spinto così tanti a diventare dipendenti da OxyContin, così come sulla loro costante ricerca di narcotici.
Una storia avvincente e commovente
Painkiller fornisce informazioni a una velocità vertiginosa, esponendo i metodi dei venditori della Purdue, gli sforzi di Edie per comprendere l’entità della malizia dell’azienda e trovare un modo per ritenerli responsabili. La serie mette in luce l’indifferenza dei Sackler per le conseguenze delle loro azioni e la loro insaziabile sete di potere e ricchezza.
Insomma, Painkiller è una serie commovente che denuncia le terribili conseguenze di OxyContin sulla vita di migliaia di individui, evidenziando al tempo stesso la responsabilità di Purdue Pharma in questa crisi. Attraverso personaggi accattivanti e una trama mozzafiato, questa serie di documentari offre uno sguardo approfondito al lato oscuro dell’industria farmaceutica.
Fonte: www.thedailybeast.com