Svelando l’evoluzione della musica latina di De la Calle
Nel cuore della cultura musicale latina
La musica latina è in forte espansione. L’anno scorso, l’album di Bad Bunny “Un Verano Sin Ti” è diventato il primo album non in lingua inglese a raggiungere la vetta della classifica Billboard 200. L’artista reggaeton e trap latino portoricano è diventato anche l’artista più ascoltato su Spotify per il terzo anno di fila. Un successo globale che ha permesso ai generi musicali latini come il reggaeton, la musica messicana e altri di superare per la prima volta il miliardo di dollari di fatturato. Il fenomeno musicale latino è innegabile. Ma qual è l’origine di questi generi musicali?
La serie di documentari “De La Calle”, trasmessa su Paramount+, si propone di esplorare queste domande e molte altre. Ideata da Nick Barili, un pluripremiato giornalista originario dell’Argentina e cresciuto nella Baia di San Francisco, questa serie celebra la diversità della musica latina e il suo legame con l’hip-hop americano. Partiamo alla scoperta di questa avventura musicale iniziata per strada.
L’amore di Nick Barili per l’hip-hop e i suoi esordi nella musica
Dall’età di 8 anni, Nick Barili, immigrato dall’Argentina con sua madre per sfuggire ai conflitti politici, ha trovato conforto nell’hip-hop nonostante la sua ignoranza della lingua inglese. Era intriso dei testi di artisti hip-hop latini come Big Pun, Fat Joe, NORE e Jim Jones. Questo stile musicale di strada lo ha fatto sentire riconosciuto e ha legittimato la sua esistenza in un paese in cui la strada è spesso associata alla criminalità piuttosto che alla bellezza e all’arte nate dalla lotta.
L’influenza dell’hip-hop sulla musica latina
L’hip-hop ha svolto un ruolo importante nell’evoluzione dei generi musicali latini come il reggaeton e la trap latina. Questo è il motivo per cui Nick Barili ha scelto di iniziare “De La Calle” a New York prima di viaggiare attraverso diverse città dell’America Latina. Il primo episodio ci presenta alcuni dei pionieri dell’hip-hop, come Mr. Schick, Fat Joe, il fotografo Joe Conzo, il DJ Charlie Chase e l’artista di graffiti Lady Pink. La serie non segue una cronologia rigida, ma invita gli spettatori a esplorare l’influenza e l’evoluzione dell’hip-hop sui diversi generi musicali nati in queste città.
Il passato musicale e la resistenza in diversi paesi latini
La serie esplora le radici della musica reggae spagnola a Panama, lo sviluppo del reggaetón a Porto Rico, l’influenza della musica africana, in particolare bomba y plena, e la storia della resistenza cubana attraverso l’hip-hop. L’episodio dedicato alla Spagna discute l’impatto dell’hip-hop americano sulla scena musicale, mentre quello dedicato alla Colombia mette in risalto l’eredità afro-latina nella musica della regione. Barili è poi tornato in Argentina per esplorare la scena rap locale, prima di dirigersi in Messico dove i giovani fondevano la musica tradizionale con il rap e il reggaetón per creare un suono unico.
In breve, “De La Calle” è una serie affascinante che dimostra l’impatto dell’hip-hop sulla musica latina in tutto il mondo. Un accattivante viaggio musicale che riconosce finalmente il contributo degli artisti latini alla storia dell’hip-hop.
Fonte: www.popsugar.com